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Fine del mercato tutelato di esempio e gas: i consigli per risparmiare sulla bolletta

Non c’è una regola che valga per tutti, perché al di la di alcuni fattori chiave con la fine del mercato tutelato dell’energia dall’1 gennaio per il gas e dall’1 aprile per l’elettricità sarà necessario scegliere con attenzione fornitore e tipo di contratto tra le tantissime offerte a seconda delle necessità di ognuno.

Facile.it sintetizza però alcuni elementi da tenere sempre d’occhio per capire dove possiamo risparmiare e cosa mettere a confronto, a partire ovviamente dal confronto tra le offerte di più fornitori. Sul mercato libero operano centinaia di società con prezzi che possono variare sensibilmente.

Il primo elemento da tenere d’occhio è il prezzo della materia energia, l’unica componente della bolla su cui i venditori del mercato libero possono farsi concorrenza. Oneri e imposte sono invece uguali e stabiliti dall’Autorità 
Fondamentale poi la scelta della tariffa offerta, che può essere a prezzo fisso o indicizzata. Nel primo caso il prezzo della componente energia viene bloccato per un periodo di tempo, di solito 12 o 24 mesi, nel secondo caso, varierà mensilmente sulla base di un indice di riferimento, normalmente legato all’andamento del costo della materia prima. Non esiste un’opzione giusta o sbagliata: la scelta deve essere fatta in funzione dei prezzi proposti e della propensione al rischio di ciascuno. Se si opta per la tariffa bloccata, è importante tenere sott’occhio la giorno di scadenza, perché poi l’offerta potrà cambiare. 
Altro elemento importante per la tariffa elettrica, scrutare alle proprie abitudini di consumo. Le tariffe biorarie, hanno un prezzo dell’energia che varia a seconda dell’ora e del giorno, quelle monorarie sono sempre uguali. Ancora una volta, la scelta va presa in funzione delle proprie esigenze: una famiglia numerosa che vive la costruzione durante tutta la giornata potrebbe avere convenienza nello scegliere una tariffa monoraria. Di contro, un single o una coppia che trascorre gran parte della giornata fuori costruzione, potrebbe optare per una tariffa bioraria con un prezzo dell’energia scontato nelle ore serali. 
Niente fretta. perché le truffe e i tentativi di frode si stanno moltiplicando è bene fare attenzione a scegliere operatori seri e affidabili: non accettare mai proposte prima di averne verificato l’autenticità. Nemmeno se la proposta, letteralmente, ci «bussa alla porta» di costruzione. 
I pacchetti completi: alcuni fornitori offrono tariffe ancora più convenienti per la fornitura di elettricità e gas insieme; va però verificata con le proprie esigenze.
L’attivazione è gratis; è importante sapere che l’attivazione di una nuova fornitura è sempre gratuita, la procedura è semplice e non si corre mai il rischio di rimanere senza energia.
Regole precise per chi non sceglie. Per l’elettricità il cliente verrà assegnato tramite un’asta ad un nuovo fornitore del mercato libero, entrando così nel cosiddetto «Servizio a tutele graduali» che ha una durata prevista di 3 anni. Per il gas, invece, chi non passerà al mercato libero rimarrà comunque con il suo attuale fornitore, ma cambierà la tariffa; gli verrà assegnata una cosiddetta «tariffa Placet», valida per un anno.

Il dibattito politico

Ma il tema dell’uscita dal mercato tutelato dell’energia torna ad agitare le acque nella maggioranza e tra maggioranza e opposizione. La Lega, da subito favorevole alla aggiornamento, si fa sentire e va in pressing ma arriva la replica del ministro Raffaele spesso che invita alla calma e a schivare le polemiche su un tema delicato. Di mercato tutelato – dice Matteo Salvini – «abbiamo parlato e conto che con il dialogo si riesca a rimediare a un errore che ci siamo trovati sul tavolo». Salvini fa riferimento a una interlocuzione in atto con la commissione europea e si dice fiducioso che possa esserci una soluzione. 

Il mercato tutelato dell’energia e del gas, è la replica del ministro Raffaele spesso, «è un tema serio su cui dobbiamo discutere nel merito. Ci sono elementi sui quali c’è un dibattito, verificheremo le modalità con cui poter seguire questo dibattito. Ho parlato con Salvini e la presidente Meloni è più che attenta. Ma francamente non capisco chi oggi fa polemica politica, evidentemente non si è accorto di quello che veniva fatto nel 2022».

Il tema resta, di fatto, ancora sul tavolo ma la strada verso l’uscita dal mercato tutelato sembra piuttosto segnata. Tra le ipotesi che la maggioranza starebbe valutando quella di una tempistica che consenta – come sottolinea Forza Italia con Luca Squeri – «nelle more delle gare una campagna di comunicazione agli utenti di fare una scelta consapevole» dell’operatore. Inoltre l’azzurro puntualizza che per una parte degli utenti da tutelare (circa 5 milioni) «fino al 2025 ci sarà una fase graduale per cui sarà sempre l’Arera a stabilire la tariffa».

Le opposizioni

In ogni caso, intanto, le opposizioni vanno all’attacco. La leader del Pd Elly Schlein chiede la aggiornamento: «Non è tardi per fermare la tassa Meloni sulla bolla», sottolinea. «Il governo si scaglia contro le famiglie con il macigno delle bollette» attacca Giuseppe Conte. M5s, Pd e Avs chiedono inoltre che il ministro Gilberto Pichetto Fratin riferisca in Aula anche a fronte del fatto che in diversi emendamenti bipartisan, da ultimo anche al decreto proroghe, erano presenti proposte di aggiornamento dell’entrata in vigore dello stop al mercato tutelato che scatta il 10 gennaio.

Non solo. Non manca chi, come Angelo Bonelli di Avs, accusa il governo anche di aver inserito nel decreto energia una sorta di misura per la «trivella selvaggia». «Rimuovendo il divieto di trivellare il Golfo di Napoli, il Golfo di Salerno, le Isole Egadi e il Golfo di Venezia» dice il deputato di Avs, si sferra «un attacco ad aree di alto valore ambientale e storico». 

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